Per la prima volta, uno studio ha definito il viaggio escursionistico, mappando i percorsi da fare a piedi. Si tratta di quello che viene definito turismo lento, slow, che preferisce i percorsi naturalistici e i cammini nella natura. Touring Club e Ipsos hanno voluto indagare, grazie ad un’indagine Enit, questa fetta di turismo, caratterizzata dalle escursioni, definendone obiettivi, percorsi e nomenclatura. Questo serve a dare un’offerta migliore ai turisti che ricercano un’andamento lento.

L’Italia al primo posto come meta di turismo lento
L’Italia sembra essere al primo posto tra le mete del turismo lento. Sono molti i mercati esteri che indicano il Belpaese come meta migliore per il viaggio escursionistico. Il placet arriva soprattutto dal Regno Unito, dalla Francia e dalla Germania. Va considerato, inoltre, il fatto che il 25% degli inglesi, il 20% dei francesi, il 19% dei tedeschi e il 17% degli italiani ha già avuto esperienze di turismo lento. Ha dunque fatto vacanze, zaino in spalla, a piedi o in bicicletta. E la percentuale di quelli che lo rifarebbero è abbastanza alta: il 45% degli inglesi, il 42% di
francesi e tedeschi e il 37% degli italiani. Anche gli italiani indicano il loro Paese come meta preferita per un turismo lento. Le regioni più nominate in sede di sondaggio sono il Trentino Alto Adige, la Toscana, l’Umbria e la Sicilia. Invece, la scelta degli italiani sull’Estero ricade, nell’ordine, su Spagna, Portogallo e Croazia a pari merito e Francia.
La mappatura dei percorsi italiani adatti al viaggio escursionistico
La mappatura comprende 100 cammini, per una lunghezza complessiva di circa 30mila km. Tra questi, 79 hanno un sito web ufficiale ma
16 sono stati esclusi dall’analisi sui contenuti perché non turistici, in quanto si tratta di siti di progetti europei, oppure sono ancora in costruzione. Come ha spiegato Ivana Jelinic, presidente e Ceo di Enit: “L’analisi è il primo passo per mettere ordine e sviluppare sinergie adeguate a target e località”. Questo permette di mettere a punto un’offerta su misura. “Enit è attenta da sempre al mondo dei cammini – prosegue Jelinic – lo abbiamo dimostrato già con progetti legati alla Francigena e ai percorsi dei Cappuccini”.
“Il turismo escursionistico è un pilastro essenziale nel panorama turistico – afferma Massimiliano Vavassori, direttore del centro studi Touring Club -. Queste ricerche ci consentono di comprendere meglio le preferenze e le aspettative dei viaggiatori, contribuendo così a progettare esperienze di viaggio più soddisfacenti”. Il tutto, aiutando l’ambiente e sostenendo le economie locali.