Riviera Romagnola: è di nuovo allarme mucillagini
Questo fenomeno, che ha interessato l’intera costa adriatica, ha avuto un impatto negativo sul turismo, con molte spiagge che hanno registrato un notevole calo delle presenze, soprattutto durante la settimana di Ferragosto. Nonostante le aspettative di un pienone, molti stabilimenti balneari dell’Emilia Romagna hanno segnalato un calo del 30% rispetto agli anni precedenti. La situazione ha sollevato preoccupazioni tra gli operatori turistici e le autorità locali, che ora si interrogano su come gestire il problema in futuro.
Cos’è la mucillagine?
La mucillagine è una sostanza gelatinosa prodotta da alghe e microrganismi marini che si forma principalmente durante i mesi estivi. Questa massa densa e viscosa può coprire vasti tratti di mare, rendendo le acque meno attraenti per i bagnanti. Sebbene la mucillagine non sia pericolosa per la salute umana, la sua presenza può compromettere l’esperienza turistica, causando disagi sia agli operatori balneari che ai turisti. Il fenomeno è favorito da condizioni ambientali specifiche, come alte temperature dell’acqua e un’elevata concentrazione di nutrienti, che stimolano la proliferazione di questi organismi.
Soluzioni in vista: piscine in spiaggia per ovviare ai disagi della mucillagine
Per fronteggiare il problema delle mucillagini sulla Riviera Romagnola, si sta considerando l’installazione di piscine in spiaggia. Questa soluzione innovativa, mai sperimentata prima, potrebbe garantire ai turisti la possibilità di fare il bagno anche in presenza di mucillagini. L’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, ha sottolineato l’importanza di condividere con le Soprintendenze delle linee guida per realizzare queste piscine e migliorare i servizi turistici. Tuttavia, il settore deve anche affrontare la questione delle concessioni balneari, con gare obbligatorie che rischiano di penalizzare un comparto fondamentale per l’economia locale e nazionale.
