Gravina, incantevole cittadina al confine tra Puglia e Basilicata, è un vero e proprio scrigno di meraviglie naturali che la rende unica nel panorama del tacco d’Italia. Il suo nome, “Gravina”, riflette la sua geografia, poiché è circondata da spettacolari gravine, canyon rocciosi che si presentano come veri e propri affacci su paesaggi mozzafiato. Situata nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, questa località è famosa per le sue gravine, formazioni carsiche create da millenni di erosione operata dal torrente omonimo, che ha modellato la roccia calcarea dell’altopiano.

Gravina è affacciata su un burrone
La città, che si affaccia su un burrone, offre una bellezza suggestiva su due livelli distinti: la superficie e il sottosuolo. Oltre alla visita classica dei luoghi di interesse in superficie, Gravina regala un’esperienza unica attraverso la sua rete sotterranea di cunicoli, grotte, cantine e chiese rupestri, testimoniando antichi insediamenti che risalgono al Paleolitico e che furono segnati dalla presenza di Normanni, Svevi e Orsini, i quali fecero di Gravina il loro feudo dal 1423 al 1807.
Monumenti e segreti
Piazza Notar Domenico, con la sua fontana ferdinandea e la chiesa del Purgatorio, sono tappe imperdibili nel mondo di sopra, mentre la cattedrale dedicata alla Vergine Assunta, ricostruita in varie epoche dagli Orsini dopo terremoti e incendi, offre un mix affascinante di stili architettonici. La biblioteca capitolare Finya, una delle più antiche della Puglia, è un’altra gemma culturale che merita una visita.
Il connubio tra il mondo di sopra e quello sotterraneo è reso straordinario dalle gravine di Gravina, con San Michele delle Grotte, una cattedrale scavata nella roccia risalente all’VIII-IX secolo, che custodisce affreschi datati tra il XII e XIII secolo. Il monumentale Ponte dell’acquedotto, risalente al 1686, collega le due sponde del torrente Gravina, fungendo da via di attraversamento della gola.
Le eccellenze della gastronomia locale
Oltre al suo patrimonio storico e naturalistico, Gravina è rinomata per le eccellenze gastronomiche locali. Il formaggio Pallone, il Cardoncello, un pregiato fungo, e la vicina Altamura, celebre per il suo pane, sono solo alcune delle delizie culinarie da gustare. Inoltre, la storia del panettiere Luca Di Gesù che ha sfidato McDonald’s con le sue focacce, raccontata nel documentario “Focaccia Blues”, evidenzia la passione e la tradizione culinaria che caratterizzano questa regione.
In sintesi, Gravina è un luogo che delizia non solo gli occhi con le sue incantevoli gravine, ma anche il palato con le sue prelibatezze gastronomiche, offrendo un’esperienza completa per chiunque decida di esplorarla.