In questa prima selezione, la Guida Michelin ha conferito le Chiavi a 146 hotel su oltre 500 raccomandati in tutta Italia.
Gli hotel premiati si suddividono in diverse categorie: 8 hanno ricevuto Tre Chiavi, 31 Due Chiavi e 107 Una Chiave. La selezione include una vasta gamma di strutture, dagli hotel in edifici storici ai boutique hotel urbani, dagli agriturismi agli spettacolari Grand Hotel.
La regione con il maggior numero di hotel premiati è la Toscana, con 32 strutture. Seguono la Campania con 18 hotel e il Lazio con 17. Tra i Tre Chiavi, si distinguono il JK Place Capri e il San Pietro di Positano, entrambi in Campania, Corte Della Maestà nel Lazio, Castello di Reschio in Umbria, e Casa Maria Luigia a Modena. Anche Aman Venice, a Venezia, è stato premiato per la sua raffinata combinazione di stile rinascimentale e comfort moderno.
Gwendal Poullennec, direttore internazionale della Guida Michelin, ha dichiarato che il sistema delle Chiavi offre un nuovo modo di valutare gli hotel, con criteri che tengono conto dell’architettura, del design, del servizio e della rilevanza della struttura rispetto alla località in cui si trova. Questo nuovo riconoscimento amplia l’esperienza Michelin, offrendo ai viaggiatori una guida affidabile per scoprire le eccellenze alberghiere in Italia.

Da quanto tempo esiste la Guida Michelin?
L’avventura della Guida Michelin è iniziata nel 1900. Ai suoi esordi, prima di diventare il riferimento internazionale per le guide gastronomiche e alberghiere, la Guida era un semplice libretto di 400 pagine con consigli pratici ed informazioni turistiche, distribuito gratuitamente agli automobilisti. L’idea di fondo era quella di facilitare i viaggi e sviluppare la mobilità.
Chi sono gli ispettori della Guida Michelin?
Il team di ispettori della Guida Michelin sono veri esploratori del gusto, con una grande passione per la gastronomia. Ristoranti di hotel di lusso, ristorantini di città o di campagna, chioschi di street food, ristoranti di lusso o trattorie: un ispettore della Guida effettua più di 250 pasti anonimi all’anno, scrivendo resoconti molto dettagliati.
Gli ispettori, dipendenti del Gruppo Michelin, agiscono come clienti comuni per assicurarsi che l’esperienza che vivranno i lettori sia autentica. Il loro ruolo richiede competenze specialistiche e un ampio bagaglio di conoscenze. Oltre a contare su un minimo di 10 anni di esperienza nell’industria alberghiera e della ristorazione, gli ispettori devono possedere un palato sensibile, essere in grado di mettere da parte le proprie preferenze personali per valutare in modo oggettivo la cucina di un locale, e avere una vasta conoscenza di prodotti, territori e culture gastronomiche globali.
Esiste una Stella Michelin per gli hotel?
E’ proprio questa la novità del 2024: a partire da quest’anno, proprio come i ristoranti stellati Michelin, gli hotel più iconici della selezione Michelin saranno evidenziati da una nuova distinzione: la Chiave Michelin.