I viaggi via terra tra Italia e Francia sono sempre più complessi. Non solo a causa della frana di pochi giorni fa, non lontano da Bardonecchia, ma anche per la chiusura del Traforo del Monte Bianco, che dovrebbe partire a settembre. Questo potrebbe creare grossi problemi sia per la logistica su gomma che per i lavoratori frontalieri e i turisti che scelgono di non partire in aereo. Dunque tra chiusure, frane, lavori in corso e disagi di ogni sorta, diventa sempre più difficile arrivare in Francia via terra. Ai disagi per gli automobilisti vanno aggiunti quelli che la frana ha creato alla rete ferroviaria. Sono, infatti, sospesi i treni ad alta velocità che collegano Milano e Parigi. Inoltre è temporaneamente chiusa al traffico la A43. Per fortuna, la situazione si dovrebbe risolvere entro i primi giorni di settembre o, almeno, lo si spera.
La chiusura del Traforo del Monte Bianco
Se i disagi alla viabilità, causati dalla frana, potrebbero risolversi in pochi giorni, con il ripristino della circolazione sulla A43 e della linea ferroviaria dove passa l’Alta velocità Milano-Parigi, quello che desta maggiore preoccupazione è l’annunciata chiusura del Traforo del Monte Bianco. Dopo 60 anni di onorato servizio, il Traforo ha bisogno di lavori di manutenzione, che non saranno né pochi né semplici, e sarà chiuso dal 14 settembre al 18 dicembre. Questo stop, tra l’altro potrebbe non essere il solo a causa dei lavori. Addirittura si ipotizza la chiusura autunnale del Traforo per i prossimi 18 anni.
Le ripercussioni sul turismo della chiusura prolungata e reiterata del Traforo del Monte Bianco potrebbe costituire un problema per più comparti: dal trasporto su gomma al turismo. Infatti, sarebbe più difficile lo scambio tra le località sciistiche francesi e quelle italiane e regioni come la Valle d’Aosta potrebbero dover pagare a caro prezzo la chiusura.
