Rievocazioni storiche in costume d’epoca, giri in mongolfiera, gare di Endurance Cavalli e l’esposizione della Pala d’Altare, tutto questo per celebrare la Festa dell’Ascensione il prossimo 4 giugno alla Reggia di Carditello.
La cerimonia equestre si svolgeva al Galoppatoio sin dal 1792
La Fondazione del Real Sito di Carditello commemora la Festa dell’Ascensione, l’antica cerimonia equestre preparata nel galoppatoio sin dal 1792 e lo farà come se fosse un salto nel tempo con incursioni teatrali e delle celebrazioni storiche, con esibizione di danzatrici in costume ed esposizione di abiti sacerdotali di età borbonica.
Questa grande festa popolare che vede anche il ritorno definitivo a Carditello della Pala d’Altare datata 1788 di Carlo Brunelli che è stato un pittore di corte molto stimato da Ferdinando, tanto che gli affidò importanti lavori anche nelle altre residenze reali.
Il programma della giornata è molto fitto e dedicato a grandi e piccini.
A partire dalle sette del mattino apre la zona pin nic e il punto ristoro.
A seguire, ci sarà il Campionato regionale Endurance Cavalli a cura di FISE – Federazione Italiana Sport Equestri e fino alle 16 il battesimo della sella per far conoscere ai bambini il mondo del Pony club.
Il villaggio del gusto dove scoprire la storia del vino Pallagrello
Apre poi il Villaggio del Gusto con degustazioni di eccellenze enogastronomiche campane e segue la rievocazione storica in costume a cura di Antiqua Tempora e Primo Reggimento Re.
Dalle 11,30 prendono il via le visite accompagnate per ammirare il Real Sito con il suo Galoppatoio, Meridiane, Fontane, Scuderie, Cappella Reale e nel frattempo ci saranno le incursioni teatrali a cura de La Mansarda – Teatro dell’Orco.
Nel pomeriggio, partono vari momenti di intrattenimento musicale e teatrale e per finire alle 18.30 la Santa Messa con esposizione della Pala d’Altare e di due abiti talari di epoca borbonica, alle 19 le visite in mongolfiera a cura di Volare sull’Arte.
I visitatori avranno la possibilità di scoprire anche la storia del Pallagrello, vino tanto amato dai Borbone, il monologo sull’Acquedotto Carolino e tante altre sorprese con nobili e popolane.
