Centro culturale trainante dell’intero continente, insieme a Melbourn, la città di Sidney è il fiore all’occhiello del New South Wales. Una città aperta, cosmoplita e inclusiva, dove c’è un ottimo equilibrio tra spazi urbani e verde pubblico. Come in molte città dell’Australia, la qualità della vita è molto alta, gli abitanti sono rilassati e sorridenti, i quartieri hanno una forte identità. Nonostante sia stata fondata da un gruppo di galeotti, mandati in questa terra ostile per forza, Sidney è una delle città più belle e inclusive che ci siano.

Circular Quay, il primo approdo in Australia
Partiamo dalla baia. Circular Quay, oltre ad essere l’approdo delle prime 11 navi di forzati che vennero mandati sulle coste dell’Australia, è il punto di snodo per tutti i mezzi di trasporto: autobus, treni e traghetti per raggiungere Manly e alcune spiagge partono da qui. Lungo Circolar Quay, andando verso la Opera House si possono trovare delle targhe metalliche con citazioni di autori australiani o che hanno soggiornato qui.
Harbour Bridge, un ponte scalabile
L’unico ponte che attraversa il centro della baia è l’Harbour Bridge, un lungo ponte in acciaio che per l’epoca in cui è stato costruito è stato una grande prodezza architettonica. Inaugurato nel 1932, è lungo 532 metri, alto 134 e largo 48,80 metri. Il ponte è percorribile sia a piedi che in auto ed è addirittura scalabile. Al tramonto regala particolari emozioni guardare il panorama da su.
La lunga realizzazione dell’Opera House
L’Opera House di Sidney è l’edificio più noto della città, quello che la rappresenta nel mondo. Per realizzarla venne indetto un concorso nel 1955, vinto dal danese Jorn Utzon, all’epoca sconosciuto ai più. Il progetto prevedeva tre serie di cocnchiglie ad arco spezzato per realizzare i soffitti. Il progetto era bello ma ingegneristicamente complesso da realizzare. Ci vollero molti più soldi del previsto ma fu lo stesso Udzon a risolvere il problema. Nel 1965 furono finalmente issate le conchiglie, impiegando una quantità di acciaio impressionante. Nello stesso anno, cambiò il Governo dello Stato e iniziò una serie di conflitti con l’architetto danese che giurò di non mettere mai più piede in Australia. La parte esterna era ormai completata ma ci vollero sei anni e tre architetti per dare forma all’interno dell’edificio. Nel 1973 fu inaugurato dalla Regina Elisabetta.
Royal Botanic Gardens
Il Royal Botanics garden è un giardino meraviglioso, un’estesa macchia di verde in cui passeggiare, correre, fare picnic, bere qualcosa ai tavolini del bar che è all’interno. Gli orti del Governatore sono del 1816 e ne costituiscono il primo nucleo. Si possono travre giardini all’Inglese, un giardino giapponese, un bosco di bambù, un laghetto, un bel roseto e piante tropicali a noi europei sconosciute.