Se si dovesse condensare in un solo aggettivo le caratteristiche di un luogo, per Ikaria, isola greca dell’Egeo nordorientale, quello adatto sarebbe: intensa. Sì, perché questa è un’isola diversa da tutte le altre, con una personalità forte, uno spirito indipendente e una filosofia di vita che si sottrae alle logiche della globalizzazione.
Ikaria, l’isola di Icaro, come il personaggio mitologico da cui prende il nome, non ha mai avuto paura di volare. Anche quando, come lui, ne ha dovuto pagare caro il prezzo. A raccontarcelo è la sua storia. L’isola, infatti, nell’estate del 1912 insorse contro il governo turco e tentò la riunificazione con la Grecia. E quando quest’ultima, per valutazioni politiche connesse alla situazione internazionale, rifiutò l’annessione, Ikaria si proclamò ‘Stato libero di Ikaria’. Un’indipendenza durata solo quattro mesi che, tuttavia, ha forgiato per sempre il carattere degli ikarioti, popolo fiero e dall’identità marcata.

Ritmi frenetici addio
Ikaria è un luogo dove la vita scorre lenta. Ci si sveglia tardi, si va a dormire tardi, si chiacchiera e tutto quel che c’è da fare lo si fa a ritmi rilassati. Sarà anche per questo, oltre che per l’aria buona e il carattere amichevole della popolazione, che è stata definita ‘l’isola dove le persone si dimenticano di morire’. Nominata ‘zona blu’ insieme ad altri 4 luoghi al mondo, Ikaria ha infatti una percentuale di centenari più alta della media mondiale.
Un’isola davvero speciale. Lontana dal turismo massificato, è luogo di villeggiatura dei greci, molti giovani, e questo ne fa un posto autentico, non snaturato. Con un carattere deciso e una concezione della vita che conquistano subito.
Due isole in una tra spiagge mozzafiato e deliziosi villaggi
Un’altra caratteristica che rende Ikaria un posto unico è che è divisa in due. Due coste, quella nord e quella sud, che sembrano appartenere a due isole distinte. A nord Armenistis e Nas, sonnolenti paesini d’inverno che si svegliano d’estate con i pochi turisti incantandoli con spiagge mozzafiato. E poi Evdilos, il piccolo porto dove arrivano le navi dalle altre isole, più animato e con tutti i servizi essenziali. Il bellissimo villaggio di Christos Raches, nell’entroterra montano, che ha conservato il fascino dei paesini greci di secoli fa.
A sud, invece, Agios Kirikos, paese principale e porto della costa meridionale. E poi Therma, con i suoi bagni termali e terapeutici noti fin dall’antichità. A sudovest, oltre la bellissima e rinomata spiaggia delle Seychelles, Manganitis e poi il villaggio di pescatori, Karkynari. E infine Trapalou, un gruppetto di case e una meravigliosa spiaggia deserta, raggiungibile da una strada sterrata e strettissima che solo gli ikarioti possono percorrere con serafica temerarietà. Forse perché qui la gente ha un’idea tutta sua del destino.