Grenoble, cittadina della Francia Sud-orientale, è soprannominata la Capitale delle Alpi perché è la più grande metropoli alpina, più grande anche di Innsbruck. La città ha un storia lunga duemila anni che inizia nel periodo Gallo-Romano ed è connotata da uno sviluppo costante.
Nell’XI secolo i Conti D’Albon la scelsero come capitale del Delfinato. Il suo status le permise un florido sviluppo economico, anche dopo l’annessione alla Francia. La città si estende nella pianura che si trova alla confluenza dei fiumi Drac e Isère e, per questa sua conformazione, nonostante sia una città alpina, è piatta e adatta all’utilizzo della bicicletta.

Cosa fare in un fine settimana a Grenoble
Grenoble è una città in cui si può fare turismo sportivo invernale, ci sono interessanti musei da visitare ed è un interessante polo culturale e universitario, è un centro scientifico europeo d’eccellenza.
In un fine settimana non si può fare tutto ma si può vedere molto, a partire dal Forte della Bastiglia, costruito nel XIX secolo, da cui si gode una vista panoramica sulla città e sulle Alpi da un’altezza di 400 metri. Si può arrivare alla Bastiglia in diversi modi ma il più divertente è in funivia. Costruita nel 1934, la funivia di Grenoble, conosciuta come Les Bulles, per la forma sferica delle sue cabine, è uno dei simboli della città, nonché la prima funivia urbana del mondo. Les Bulles collegano la Bastiglia con la città, passando sopra il quartiere di Saint-Lourent, una vista aerea meravigliosa e una posizione privilegiata da cui scattare foto panoramiche.
Il Museo di Grenoble, fondato nel 1798, ospita più di 900 opere d’arte. Al suo interno c’è una vastissima collezione di dipinti fiamminghi, olandesi e spagnoli compresi tra il XIII e il XXI secolo, e una bella collezione Egizia.
Grenoble e la resistenza francese
Durante la Seconda guerra Mondiale, Grenoble fu una città chiave per la Resistenza francese al nazifascismo. Per questo in città è stato istituito il Museo della Resistenza e della Deportazione dell’Isère. Un museo gratuito in cui sono raccolti fotografie, documenti e oggetti raccolti dai deportati e dai combattenti di quel periodo. Il Museo si sviluppa su tre piani, ognuno dedicato ad una fase di quel periodo: uno ospita la storia del conflitto, dalla sua nascita, il secondo racconta della resistenza e della situazione degli ebrei in città tra il 1939 e il 1945, il terzo è dedicato al racconto delle deportazioni, della repressione e della fase finale della guerra.