
Barcellona, le tre perle segrete per chi ama la cultura
A partire dai primi anni del nuovo millennio la Spagna si è affermata (insieme alla Grecia) come meta turistica preferita dagli italiani, dando vita a un autentico fenomeno migratorio nel corso di ogni stagione estiva.
In particolar modo la città che cattura l’interesse del maggior numero di italiani ogni anno è Barcellona. Secondo l’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero la comunità italiana nella capitale catalana è costituita da più di 25.000 abitanti e se invece prendessimo in analisi i dati forniti dal Ministero del Turismo di Barcellona ci troveremmo dinanzi a dati impressionanti.
Nel 2016 infatti il flusso migratorio dei turisti italiani a Barcellona ha raggiunto un picco: quasi il 10% dei turisti che nell’anno solare hanno visitato la città vengono dal bel paese.
La città ha un patrimonio artistico dal valore inestimabile, di conseguenza alcuni luoghi d’interesse, tra musei e parchi, talvolta vengono messi in ombra da altri molto più pubblicizzati.
Con la speranza di fornire dei consigli di viaggio interessanti, ecco una lista di 3 attrazioni turistiche a Barcellona che forse non conoscevate.
Parco Olimpico di Montjuïc
Il Montjuïc (il punto più alto di Barcellona) è tra i luoghi più iconici della città, celebre la scalinata che conduce da Placa de Catalunya alla cima del colle. Quest’area rappresenta l’ideale per i viaggiatori che amano immedesimarsi nella natura.
Un’area suggestiva è quella del Villaggio Olimpico, dove hanno sede l’omonimo parco e il Giardino Botanico, situati a poco meno di due chilometri dal ben più celebre Castello di Montjuïc.
Il Parco Olimpico è stato inaugurato in occasione dei Giochi Olimpici di Barcellona del 1992, dove vennero disputate la stragrande maggioranza delle gare. Lo stadio (Palau Sant Jordi) è costeggiato da un prato fiorito che si estende per diverse centinaia di metri, al termine dei quali ci si ritrova in uno spiazzo circolare, detto Anello Olimpico.
L’Anello Olimpico è un’oasi dove trascorrere del tempo a riposare, leggere un libro o bere qualcosa. Ritrovarsi in un luogo nel quale ogni visitatore è in cerca di quiete, molto spesso accompagnato dal proprio cane, che può scorrazzare in libertà, è un’esperienza che, nella sua semplicità, non ha prezzo.
Fondazione Joan Mirò
Esplorando il colle del Montjuïc, ci si può imbattere facilmente nella Fondazione Joan Mirò, museo aperto nel 1975 e intitolato al leggendario pittore catalano scomparso pochi anni dopo.
L’idea di edificare un tempio che custodisse la propria collezione di opere fu proprio dello stesso Mirò, il che potrebbe risultare un atto di megalomania ai più scettici. Tuttavia dietro questo progetto vi furono intenti ben più nobili, come ad esempio lo studio delle arti visive contemporanee e l’edificazione di un “tempio” che rappresentasse la nuova frontiera dell’arte catalana, conferendole popolarità internazionale.
La struttura ospita circa 14.000 opere appartenenti alla collezione privata dell’artista, dando vita a un percorso dettagliato attraverso la vita di uomo e di creativo di Mirò.
Migliaia di visitatori ogni anno, anche i più diffidenti, rimangono folgorati dalle sue opere, soprattutto dalle più astratte, capaci di risvegliare forme di emotività in letargo da tempo. Visitare la Fondazione è esattamente come immergersi nella Tana del Bianconiglio, un viaggio che esula dalla realtà attraverso gli occhi di Mirò.
Monastero di Montserrat
Situato a 50 chilometri da Barcellona, il monastero benedettino di Montserrat rappresenta una delle eccellenze del territorio catalano. Adagiato sull’omonima catena montuosa, offre un panorama sbalorditivo sulla campagna catalana.
La chiesa fu edificata in onore della Vergine di Montserrat, avvistata secondo le leggende per la prima volta al termine del IX° secolo dopo Cristo e dopo più di un secolo riconosciuta come patrona della Catalogna.
L’area che occupa il monastero è suddivisa in due sezioni, la prima, che comprende la basilica, è destinata principalmente alle residenze dei monaci benedettini, mentre la seconda è riservata ai turisti, con alberghi, ristoranti e negozi.
Il percorso turistico del Monastero di Montserrat include tutte le sezioni del complesso, tra cui la basilica, dove è custodita la statua della Madonna Nera, una delle poche in Europa.
Visitare Montserrat è l’ideale per chi ha intenzione di trascorrere un periodo di cinque o sette giorni a Barcellona. Dopo aver passato i primi giorni in città, un’escursione nell’entroterra catalano vi mostrerà una faccia diversa di Barcellona, un monumento al matrimonio tra natura e storia.