In vacanza in auto, i costi della benzina e dei pedaggi
Secondo i dati recenti del ministero dell’Ambiente, il prezzo medio della benzina è sceso a 1,851 euro al litro, il che rappresenta una riduzione del 4,7% rispetto a un anno fa. Il gasolio ha registrato una diminuzione simile, costando ora 1,730 euro al litro, con un risparmio di oltre 5 euro a pieno. Tuttavia, i costi complessivi per viaggiare in auto rimangono elevati. Per esempio, un viaggio di andata e ritorno da Torino a Palermo richiede una spesa di circa 567,6 euro, suddivisa tra 392 euro per la benzina e 175,6 euro per i pedaggi autostradali. Le spese per altre tratte estive, come da Torino a Reggio Calabria o da Milano a Catania, seguono un trend simile, con importi complessivi che vanno da 411 a 491 euro.
Il vantaggio del treno sull’auto
L’indagine di Assoutenti mostra che, nonostante un incremento dell’8,3% nel costo dei biglietti ferroviari nell’ultimo mese, viaggiare in treno può risultare più economico in alcune circostanze. Ad esempio, per la tratta Milano-Salerno, i biglietti variano da un minimo di 100 euro a un massimo di 426 euro, a seconda della tipologia di treno e degli orari. Anche per altre tratte come Milano-Catania e Torino-Reggio Calabria, il costo può essere competitivo rispetto a quello dell’auto, sebbene vari significativamente in base alla scelta del treno e alla prenotazione.
Viaggiare in auto, le proposte di Assoutenti
Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, sottolinea che i trasporti sono una voce di spesa significativa per le vacanze degli italiani. Nonostante i costi elevati, non si riscontrano miglioramenti adeguati nei servizi offerti, sia sulle autostrade che sulle ferrovie. Melluso chiede una maggiore correlazione tra il costo dei servizi e la loro qualità, suggerendo che le tariffe dovrebbero premiare le compagnie che migliorano concretamente l’esperienza del viaggio, penalizzando quelle che non si impegnano sufficientemente a ridurre disagi e ritardi.
