Find Your Travel » Italia » Orta San Giulio, sull’isola del silenzio dove è vietato alzare la voce
Nel cuore del Piemonte si trova Orta San Giulio, un borgo medievale che si affaccia direttamente sul Lago D’Orta e sulla vicina Isola San Giulio. La bellezza e la particolarità di questo piccolo paese in provincia di Novara gli hanno permesso di entrare a far parte del circuito dei Borghi Più Belli di Italia, ed è una meta imperdibile per tutti i turisti appassionati di borghi medievali. Il paese, quasi completamente pedonale, è caratterizzato da piccole strade e porticati che sfociano sulla piazza principale, Piazza Motta. Dai vicoli è possibile ammirare improvvisi panorami e scorci sul Lago D’Orta.
A 400 metri dalla riva di Orta San Giulio si trova l’Isola di San Giulio, l’unica isola del Lago d’Orta. Quest’isola ha un perimetro di circa 650 metri, ed è abitata da pochissime famiglie. Infatti, Isola San Giulio è occupata quasi completamente da edifici religiosi, tra cui la Basilica di San Giulio e l’Abbazia Mater Eccelsiae, un monastero benedettino dove vengono effettuati importanti studi e traduzioni. Grazie alle sue ridotte dimensioni e alla presenza di molti edifici religiosi, Isola San Giulio si è guadagnata il soprannome di “Isola del Silenzio”.
Isola San Giulio si sviluppa su un’unica strada che può essere percorsa dai visitatori in due sensi. Le suore del monastero hanno affisso dei cartelli in questa unica strada, che guidano verso il cammino del silenzio e verso il cammino della contemplazione.
A fare da cornice a questa magica isola ci sono anche miti e storie riguardanti il santo che ha dato il nome all’isola. La leggenda narra che San Giulio, scappato dalla Grecia per sfuggire alle persecuzioni cristiane, iniziò ad edificare chiese per combattere il paganesimo e diffondere il Cristianesimo. Arrivato nei pressi del Lago D’Orta vide un’isola infestata da serpenti, draghi e mostri, e decise di voler costruire lì la sua centesima chiesa. Non trovando un’imbarcazione, San Giulio utilizzò il suo mantello come una zattera per arrivare nell’isola infestata e, dopo aspri combattimenti, riuscì a distruggere serpenti e draghi e costruendo finalmente la sua centesima chiesa, nel quale fu poi sepolto. Oggi, all’interno del monastero, è possibile vedere l’unico resto di questa battaglia, ovvero la vertebra del drago sconfitto da San Giulio.
© 2023 Find Your Travel - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Foodando - Nearfuture - Worldculture
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