Ha appena 93 abitanti e si trova fra le montagne dell’Alta Valle Cervo, in provincia di Biella, ecco Rosazza.
Qui tutto richiama a due elementi, la pietra e l’acqua, e l’architettura è di stampo medioevale ma questo piccolo borgo, poco più di un villaggio è anche conosciuto come il comune del mistero, o degli spiriti per la sua storia fatta di riti, di sedute spiritiche, di riferimenti costanti alla massoneria.
La storia del posto è legata a doppio filo con quella di Filippo Rosazza, Senatore del Regno, membro della Giovane Italia mazziniana e Gran Maestro Venerabile della massoneria di Biella che insieme al suo amico Giuseppe Maffei, un architetto pittore organizzava riunioni della loggia massonica.
Palazzi e chiese con richiami alla massoneria
La collaborazione fra i due porta alla realizzazione di tante opere, all’interno del borgo, che richiamano la magia e l’esoterismo.
I turisti amano cominciare il giro proprio dal castello, prima tappa prima di inoltrarsi fra le viuzze di Rosazza.
Progettato da Giuseppe Maffei, il castello è caratterizzato da una palazzina su cui svetta una torre guelfa, e anche dall’inserimento di fattori che fanno pensare all’esoterismo quali la realizzazione di finti colonnati che richiamano i templi di Paestum e la presenza di simboli massonici come le stelle a cinque punte.
La parrocchia con la croce uncinata e il cimitero monumentale
Anche la parrocchia, fatta costruire su i resti di una antica chiesa cristiana, è piena di simboli che fanno pensare più a un tempio pagano che religioso. Come, per esempio, il pavimento a scacchi bianco e nero, il soffitto dipinto come un cielo stellato e anche qui stelle, rose e addirittura una croce uncinata.
Infine, per gli amanti del mistero più avventurosi, non può mancare una visita al cimitero monumentale cui si entra passando sotto una grande porta di pietra. Una scenografia per gli amanti del noir, sconsigliato a quelli molto suggestionabili.
