Un anticipo di vacanze natalizie. È questo che convince gli italiani a spostarsi quando l’8 dicembre cade in un giorno che si può agganciare al weekend. E quest’anno, capitando di venerdì, la festa dell’Immacolata è perfetta per concedersi una breve pausa. Saranno oltre 13 milioni gli italiani, tra maggiorenni e minorenni, che si metteranno in viaggio per il ponte.
Il 96,3% (contro il 94,1% dello scorso anno) resterà in Italia, mentre solo il 3,7% andrà all’estero (contro il 5,9% del 2022). Dati che non sorprendono, vista la stretta dell’inflazione, ma che non scoraggiano gli italiani dal concedersi una fuga dalla routine.
A rivelarlo è l’indagine realizzata per Federalberghi da ACS Marketing Solutions, azienda specializzata nelle ricerche di mercato, che analizza anche le località più gettonate. Il 55,8% di chi resterà in Italia, si muoverà nella stessa regione di residenza. Le città d’arte (30,2%), la montagna (28,2%) e le località di mare (14%) sono le mete più ambite. Seguono poi le località termali (3,8%) e i laghi (3,5%). Per chi sceglie di andare all’estero, invece, l’opzione preferita sono le grandi capitali europee (82,6%).

In cima alla wishlist riposo, famiglia e divertimento
In tutti i casi, la spinta che induce la maggior parte degli italiani (44,9%) a partire è il desiderio di relax. Staccare la spina per qualche giorno. Nella classifica dei desideri, al secondo posto (35,3%) c’è quello di ricongiungersi con i propri familiari, seguito dalla voglia di divertirsi (25,4%). Una tendenza particolare riguarda la scelta di dove soggiornare. La casa di parenti e amici (35,2%), insieme ad alberghi e villaggi turistici (26,6%), sarà infatti la sistemazione preferita dalla maggior parte dei vacanzieri. Seguono, ma a una certa distanza, i Bed & Breakfast (14,8%), le case di proprietà (11,7%), i rifugi alpini (5,6%) e l’alloggio in residence (3,5%).
L’inflazione frena la spesa dei vacanzieri
La durata media della vacanza sarà di 3,3 notti trascorse fuori casa. Ogni vacanziere spenderà, in media, 432 euro tra trasporto, alloggio, cibo e divertimenti. Nel dettaglio, si prevedono 414 euro per chi resterà in Italia e 790 per chi andrà all’estero.
Un giro d’affari complessivo che muoverà circa 4,46 miliardi. Un risultato buono, che registra un aumento rispetto allo scorso anno. Ma non eccellente, vista la morsa dell’inflazione. La parola d’ordine per questo ponte è, infatti, risparmio. Il 35,6% degli italiani ha deciso di ridurre la spesa proprio a causa dell’aumento dei prezzi, tagliando dove si può e programmando una vacanza più breve. Ma, anche stringendo la cinghia, chi è abituato a partire per l’Immacolata non vuole rinunciarvi. Del resto, è pur sempre un ‘assaggio’ di Natale.