Tra Romagna e Marche c’è un piccolissimo borgo, conta appena 200 abitanti, così grazioso che, leggenda vuole, ammaliò anche Dante: Fiorenzuola di Focara. Ancora oggi, Fiorenzuola di Focara si presenta come un piccolo paesino medievale, con un’atmosfera cristallizzata nel tempo. Particolarmente adatto a chi vuole dedicarsi una piccola vacanza lontano dai ritmi frenetici della città.
La natura incontaminata di Fiorenzuola di Focara
Fiorenzuola di Focara offre molto dal punto di vista naturalistico. Ci si può addentrare tra i sentieri del Parco Naturale del Monte San Bartolo che offrono agli escursionisti una vista stupenda tra campi coltivati, falesie a picco sul mare e cale nascoste. Qui ci sono fauna e flora protette che creano un ecosistema di grande valore biologico.
Anche la spiaggia è raggiungibile attraverso un sentiero che va dal piccolo centro al mare. Solitamente poco affollata, offre sabbia dorata e acqua cristallina dove poter fare immersioni e snorkeling.
Attività e attrazioni
Sicuramente l’attività più interessante da fare a Fiorenzuola di Focara sono le passeggiate. Tra le vie del borgo, sui sentieri del Parco Nazionale del Monte San Bartolo, andando verso la spiaggia ci sono tantissimi scorci panoramici dove fare belle foto. Inoltre l’offerta gastronomica locale è un perfetto connubio di mare e terra con radici antiche e sapori tipici della zona. L’ideale per una vacanza nella natura, dal mare ai monti.
La leggenda di Dante
Si racconta che il Sommo Poeta, Dante Alighieri, sia stato a Fiorenzuola di Focara durante il periodo del suo esilio, Qui, addirittura, avrebbe trovato l’ispirazione per scrivere la Divina Commedia e il piccolo borgo sia menzionato nell’opera del Sommo Poeta. Anche se non ci sono prove tangibili del fatto che Dante abbia trovato qui l’ispirazione, questa località è strettamente legata alla figura di Dante che ne sarebbe stato ammaliato e ispirato. Senza dubbio, questo contribuisce a dare fascino a questa località di confine tra due splendide regioni.
