Find Your Travel » Italia » Boville Ernica e le sue 18 torri
Boville Ernica, l’antica Baùco, è una piccola cittadina, in provincia di Frosinone, nel cuore della Ciociaria. Per la sua bellezza, Boville Ernica è ospite onorario del circuito dei Borghi più belli d’Italia. La cittadina, adagiata sulle colline, a 487 metri sul livello del mare, è racchiusa dalle antiche mura del castello medievale e gode di una splendida e ariosa vista sul territorio circostante.
La cittadina, che fino al 1907 si chiamava Baùco, ha una storia millenaria. Le prime tracce di insediamenti sono databili alla preistoria. Una seconda fase di sviluppo avvenne in età romana e poi in età medievale. Un tempo la cittadina si sviluppava in pianura ma, dopo le invasioni di Ungari e Saraceni, la popolazione decise di ritirarsi sul colle, seguendo anche l’esempio di Pietro Ispano, un santo pellegrino, che si era ritirato in una grotta da quelle parti.
Grazie all’esperienza maturata, i baucani costruirono una cittadella fortificata, con 18 torri, che gli permise di rispengire l’attaccon del Regno di Napoli nel 1204. Il Papa, per ringraziare i baùcani, gli concesse lo status di Repubblica. Per quattrocento anni, 12 famiglie presero il potere a rotazione, garantendo un solido sviluppo e la pace.
Nel ‘500 sia il castello che l’abitato di Boville Ernica videro una grossa trasformazione urbanistica, ad opera del Cardinale Ennio Filonardi che raccolse nella piccola cittadina il meglio degli artisti dell’epoca. Fu, infatti, il Vignola a costruire il castello della famiglia Filonardi, dedicato a Papa Polo III Farnese.
Nel 1582, Papa Gregorio XIII rinongiunse Boville allo Stato Pontificio.
la prima cosa che vi salterà all’occhio sono le mura che circondano la cittadina, con le loro 18 torri, alcune a pianta circolare, altre a pianta quadrata. Una sosta necessaria è alla chiesa di San Pietro Ispano, dove è conservato L’Angelo a mosaico di Giotto. L’opera proviene dall’antica Basilica costantiniana di San Pietro a Roma e monsignor Simoncelli riuscì a salvarla dalla distruzione, portandola a Boville. Nella stessa chiesa ci sono altre opere importanti: un sarcofago lavorato a bassorilievo, opere del Sansovino e di Andrea Bregno, salvate sempre dal Simoncelli.
Passeggiando in giro, segnaliamo: la chiesa di San Michele Arcangelo, dove ci sono una tela del Cavalier d’Arpino e il monumento funebre del Cardinale Filonardi, la chiesa di Santo Stefano per le sue tele bolognesi del XVII secolo e il Convento San Francesco, per gli affreschi ritrovati nalla ex chiesa a questo annessa.
© 2023 Find Your Travel - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Foodando - Nearfuture - Worldculture
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