Dalla Bit di Milano arrivano notizie positive per la ricezione nei soggiorni brevi. Il 2023 si è infatti rivelato essere un anno d’oro per il settore dei Bed and Breakfast (B&B), consolidandosi come la nuova frontiera per imprese giovanili e femminili. A dirlo sono i dati di Unioncamere e Infocamere, secondo cui il panorama degli alloggi alternativi agli hotel ha vissuto una notevole crescita. C’è stato infatti un aumento del 11,5% delle imprese nel settore delle case vacanza, affittacamere e residence. Quasi 2.000 di queste nuove realtà sono nate grazie all’intraprendenza di giovani under 35 o donne. Ciò dimostra un cambiamento significativo nel tessuto imprenditoriale turistico.
I dati dell’ospitalità non alberghiera
I dati del registro delle imprese mettono in luce un incremento del 13,7% nelle attività gestite da giovani, raggiungendo il numero di 4.782 imprese nel 2023. Le imprese femminili nel settore della ricettività alternativa all’alberghiera sono cresciute dell’11%, portando il totale a 14.726 aziende guidate da donne. A livello geografico, l’intera Italia ha visto una crescita, con 11 regioni che superano la media nazionale del 11,5%. Emilia Romagna, Campania, Lombardia, Sardegna e Marche spiccano in testa, mentre regioni come Campania e Puglia, seguite da Lombardia, Lazio e Sicilia, hanno registrato i maggiori incrementi assoluti di B&B e case vacanza.
Bed and breakfast: le donne al 43% del totale degli imprenditori
In questo scenario, l’incidenza di giovani e donne nel settore delle case vacanza e dei B&B si rivela superiore rispetto al settore dei servizi di alloggio in generale. Le imprese gestite da under 35 rappresentano il 14% del totale, mentre quelle femminili costituiscono il 43,5%. Inoltre, l’imprenditorialità straniera mostra un aumento significativo, con 417 imprese guidate da non italiani, registrando un aumento del 17% rispetto al 2022. Questa tendenza promettente suggerisce un futuro luminoso per il turismo alternativo e l’ospitalità non alberghiera nel prossimo anno.
