Partire da soli è una di quelle cose che diciamo spesso ma poi non facciamo mai. Da un lato c’è il fascino di un viaggio da soli, alla scoperta di noi stessi e con i nostri ritmi, dall’altro la paura di trovarci in un posto estraneo da soli, senza nemmeno un’anima nota con cui parlare. Si può partire da soli, senza paura, mettendo a punto dei piccoli accorgimenti. Pronti a partire per un viaggio in solitaria in cui ricaricarci, recuperare energie e stare un po’ da soli con noi stessi, i nostri pensieri, le nostre emozioni?
Le domande da non farsi per partire da soli senza paura
Ci sono tantissime domande che affollano la mente di chi pensa di viaggiare da solo ma ne ha una paura folle. Domande a volte banali, a volte importanti ma tutti interrogativi a cui si può dare una risposta rasserenante e godersi il viaggio in solitaria. Se mi annoio? Se non ho nessuno con cui parlare? Se mi succede qualcosa? Se non capisco la lingua? Se mi perdo? A tutto c’è un rimedio, vediamo insieme quale.
Qualche consiglio per un viaggio in solitaria
Per programmare un viaggio in solitaria è importante essere emotivamente coinvolti nel viaggio che stiamo per intraprendere. Le domande giuste da porsi sono: cosa voglio vedere? Cosa mi piacerebbe fare? Perché voglio andare proprio lì? Le motivazioni sono importanti per creare un percorso a misura nostra, che non ci annoierà e non ci stancherà più del dovuto. Capiamo se vogliamo partire per staccare la spina, per vivere un’avventura o per conoscere una nuova cultura.
Iniziamo a viaggiare da soli poco alla volta. Magari possiamo iniziare da un fine settimana non troppo lontano, prima di affrontare due settimane nell’Africa Subsahariana. Così da capire se stare qualche giorno da soli fa per noi o meno ed avere la possibilità di tornare a casa in tempi ragionevoli se proprio dovessimo capire che stare da soli non ci piace.
Anche scegliere di andare in un posto dove possiamo avere un aggancio o un appiglio è un’idea. Tornare in una città nota, andare dove c’è un amico o un parente con cui uscire una sera, scegliere una meta dove la lingua non è un problema. Anche scegliere una vacanza di gruppo potrebbe essere una soluzione, sei da solo ma con la possibilità di fare nuove conoscenze, se ne hai voglia. Il viaggio è organizzato e non devi tenere a bada quella vocina che ti chiede: “e se poi ti perdi? Se ti succede qualcosa?”.
