Cosa farà Venezia contro l’overtourism
Nel 2025 Venezia intensificherà la sua sperimentazione del ticket d’ingresso per contrastare l’overtourism, che minaccia la vivibilità della città. Il sindaco Luigi Brugnaro spiega che l’introduzione di un contributo di accesso ha aiutato a ridurre i flussi nelle giornate di maggiore afflusso, come i fine settimana e le festività. L’iniziativa punta a raccogliere dati sui visitatori grazie a telecamere e rilevamenti telefonici, strumenti che consentiranno, in futuro, una gestione sempre più accurata dei flussi.
Cosa prevede la versione 2025 del ticket a Venezia
La versione 2025 del ticket di Venezia introduce 54 giornate a pagamento, quasi il doppio rispetto alle 29 dell’anno precedente. I giorni a pagamento includeranno non solo i fine settimana, ma anche eventi di punta come il Salone Nautico e la festa del Redentore, per un periodo che va dal 18 aprile al 4 maggio. Chi prenota con anticipo potrà beneficiare di un contributo minimo, mentre chi arriva senza preavviso pagherà il massimo di 10 euro. Chi soggiorna in hotel è esentato dal pagamento, poiché già soggetto alla tassa di soggiorno.
Quali sono i controlli per chi visita Venezia
Per garantire l’efficacia del provvedimento, verranno intensificati i controlli, con sanzioni più severe per chi tenta di eludere le regole. L’accesso gratuito sarà concesso a diverse categorie, tra cui residenti, studenti e pendolari. Anche chi visita persone malate o partecipa a competizioni sportive è esente. L’accesso a determinate isole, come i sestieri e la Giudecca, continuerà ad essere gratuito, confermando la volontà di preservare un equilibrio tra turismo e vita cittadina.
A cosa serve il ticket a 10 euro per entrare a Venezia
Secondo Brugnaro, questa iniziativa permette di scoraggiare il turismo “mordi e fuggi” e incentivare una fruizione più attenta e rispettosa della città. L’obiettivo è incoraggiare i visitatori giornalieri a scegliere date meno affollate, migliorando così la qualità dell’esperienza turistica e la vivibilità per i residenti. L’operazione ha costi significativi, ma il sindaco ribadisce che la finalità principale non è economica: Venezia vuole salvaguardare la sua unicità e assicurare una città vivibile e piacevole per tutti.
